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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




giovedì 31 gennaio 2008

Microaspiratore cerebrale salva da ictus


A Siena, dopo Milano, utilizzato un dispositivo meccanico che distrugge l'embolo localmente


SIENA - L'equipe della Neuroradiologia del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena ha eeseguito un'operazione innovativa su un paziente in condizioni critiche con ictus acuto da trombo-embolismo cerebrale.
L'intervento, ad oggi eseguito con successo solo a Milano e a Siena, è stato effettuato grazie ad un sofisticato strumento. «Il paziente, un cinquantenne - ha spiegato spiegato Carlo Venturi, direttore del servizio di neuroradiologia - è arrivato con la parte destra del corpo in stato di paralisi e con un grave deficit del linguaggio. Tale patologia viene tradizionalmente trattata con l'infusione di farmaci fibrinolitici, cioè sostanze che, se da un lato possono sciogliere l'embolo, dall'altra aumentano il rischio di emorragia cerebrale, compromettendo così il successo dell'intervento. Abbiamo dunque deciso di utilizzare, per la prima volta, lo strumento appena arrivato che agisce meccanicamente sull'embolo senza infusione di farmaci». Il dottor Venturi ha inserito un microcatetere nella zona dell'inguine per risalire sino al cervello dall'arteria femorale, un vero viaggio dentro il corpo umano. «Appena arrivati nella zona del cervello colpita dell'embolo, all'interno dell'arteria cerebrale - continua Venturi - abbiamo attivato il microaspiratore in grado di disintegrare e aspirare l'embolo rimuovendolo completamente. Il paziente sta bene, ha ripreso la parola e la funzionalità della parte destra colpita dall'ictus». Questo tipo di intervento, così come quello con farmaci fibronilitici, può avere successo soprattutto se effettuato entro le prime sei ore dal'insorgenza dell'ictus.

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