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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




venerdì 11 aprile 2008

La donna immortale - Henrietta Lacks e le cellule HeLa


Henrietta Pleasant era nata il 18 Agosto 1920 a Roanoke, Virginia.

Sposata con David Lacks e madre di 5 figli, l’ 1 Febbraio 1951, durante una visita, le veniva diagnosticato un cancro cervicale al Johns Hopkins Hospital. Sebbene sottoposta a tutte le cure possibili, Henrietta moriva il 4 Ottobre 1951, a soli 31 anni.
I dottori, studiando il suo caso, notarono che quel cancro si metastatizzava ad una velocità elevatissima, uccidendo la donna nel giro di poco tempo. Per 25 anni nessuno, nella sua famiglia, seppe che le cellule di Henrietta erano state prelevate dal cancro, trasferite in laboratiorio, studiate e coltivate dal dottor George Otto Gey(nella foto di sotto).

Il motivo è molto semplice: il dottore si era accorto che quelle cellule non solo sopravvivevano fuori dal corpo della donna, ma erano immortali: potevano cioè essere divise infinite volte senza mai esaurirsi, essendo di fatto una potenziale miniera eterna di cellule umane. Per capirsi, una comune cellula umana non supera generalmente mai le 50 divisioni.

Capirete da soli che tutt’ oggi, anno Domini 2007, le cellule di Henrietta sono più vive che mai e, diffuse in molti laboratori di tutto il mondo, ne sono state ottenute qualcosa come più di 100 mila miliardi (da se’ più che sufficienti a riempire un corpo umano!).
Sebbene dalla foto Henrietta appaia come una comune donna (un po’ bruttina, ma sempre una donna), il motivo della sua immortalità risiede nella disumanità delle sue cellule: qualcuno di voi saprà che un uomo, per essere tale, possiede in ogni sua cellula 46 cromosomi. Un cane ne ha 78, un gatto 38, una scimmia (l’ animale a noi più simile) ne ha 48. Ogni cellula di Henrietta ne conteneva (e ne contiene) ben 82. Un mostro.

Nel 1991 fu loro dato il nome scientifico di Helacyton Gartleri (o HeLa cells, da Henrietta Lacks).

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