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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




lunedì 7 luglio 2008

Il museo della merda


L’ insegna recita: Guardala! Toccala! Annusala! Esplorala!
Le pareti sono tappezzate di poster che raffigurano un moltitudine di specie animali mentre nicchiano. Al centro della stanza, dei tavoli con tante scatole colorate sopra di essi. In ogni scatola, escrementi di una particolare specie animale.

Benvenuti nel museo della merda: una nuova, entusiasmante, galattica giapponesata tutta da scoprire.
Non solo esibizioni di escrementi da tutte le parti, ma anche tanta cultura: fior di libri sulla merda, da quello sul percorso intestinale al (rullo di tamburi) fotoromanzo di uno scarabeo stercoraro che si divora, a piccolissime dosi, il prodotto di un elefante (ovviemente ho le foto, ma non mi pare decisamente il caso di pubblicarle, se proprio le volete vedere scrivetemi un’ email e ve le mando). Il tutto minuziosamente accompagnato dalle approfondite descrizioni della mascotte del museo, il professor merda (foto sotto).

Non solo: per i veri appassionati si può anche acquistare un fumetto che racconta le allegre scagazzate di un elefante coi mutandoni, la cui carta è completamente (e qui si riprendano in mano i tamburi e si rulli a più non posso) realizzata con escrementi di elefante. Di questo vi riporto la foto.

Dulcis in fundo, terminata la visita, perchè non concedersi come souvenir una bella foto ricordo?


fonte: ilrock.net

2 commenti:

Anna Lisa ha detto...

hihihi ke bello questo museo e si paga per entrare o basta lasciare un ricordino ;)?hihihihi!!!

Antonio Bello ha detto...

uauauauaua. Non lo so ma credo che vi sia già il ricordino dell'uomo.
Cmq sta cosa solo i giapponesi potevano inventarla!
So semp llor!
agnagnagna

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