La squalifica prende in considerazione solo gli incidenti avvenuti all'Olimpico
Al club campano inflitta anche una multa di diecimila euro
Il presidente De Laurentiis furioso: "Ora basta, potrei andar via"
La società partenopea ha già presentato un reclamo d'urgenza
Mano dura del giudice sportivo contro il Napoli. Le curve, A e B, dello stadio San Paolo resteranno chiuse fino al 31 ottobre prossimo, "per tutte le gare": lo ha deciso il giudice Gianpaolo Tosel che ha inflitto alla società campana anche 10mila euro di multa. Il Napoli però non ci sta e attraverso il suo legale, Mattia Grassani, ha presentato alla Lega un reclamo con procedura di urgenza.
Durissima la reazione del presidente napoletano Aurelio De Laurentiis: "Ora basta, a questo punto potrei mollare tutto e andare via". Più cauto il tecnico Edi Reja, che pure aveva minacciato di dimettersi in caso di chiusura totale dello stadio: "Non ho niente da dire, bisogna ancora parlarne con la società, adesso siamo in vacanza e riprenderemo domani".
La stangata arriva dopo gli incidenti avvenuti allo stadio Olimpico in occasione di Roma-Napoli. Non sono quindi stati presi in considerazione i tafferugli provocati dagli ultrà partenopei nelle stazioni ferroviarie di Roma e Napoli. Il giudice ha infatti specificato che "ogni valutazione in merito a fatti altrove verificatisi" andrebbe oltre i limiti delle sue funzioni.
Il club di De Laurentiis paga a causa della norma, spesso contestata dalle società, della "responsabilità oggettiva" ma soprattutto per la "particolare gravità dei fatti addebitati" e la "specifica recidività". Secondo il giudice sportivo la chiusura delle curve è dovuta "all'evidente attribuibilità, in via esclusiva, delle violenze commesse a ben noti gruppuscoli di facinorosi, annidati nel mondo del 'tifo organizzato' che induce a ritenere equa l'inibizione agli spettatori soltanto di quei settori dello stadio partenopeo ove abitualmente si collocano questi protagonisti di intollerabili azioni delinquenziali, che - conclude il giudice - nulla hanno a che vedere né con la passione sportiva né con la civile convivenza".

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Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.
Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.
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E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.
Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?
David Wilcock
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