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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




giovedì 27 novembre 2008

Napoli crede nell'impresa "Con l'Inter sarà un derby"


CASTELVOLTURNO (Ce), 27 novembre 2008 - Un derby tra Napoli e Milano? Alchimia calcistica. Combinazione innovativa e alternativa ideata da Francesco Montervino: "Sì, Inter-Napoli sarà un derby", dice il capitano azzurro alla vigilia della sfida del Meazza. Discorso interessante, sarà meglio approfondire.

CHE DERBY - E allora ecco l'analisi del centrocampista di Taranto, il primo uomo non Mourinho a coniare una definizione curiosa e suggestiva in previsione della partita di domenica: "Se noi non possiamo battere l'Inter, allora vuol dire che in pochi riusciranno nell'impresa: il Napoli è forte. E' una squadra davvero forte". Sì, ma perché la partita con i nerazzurri vale quanto un derby? "Perché sarà aperta, apertissima a qualsiasi risultato. Serviranno tanta umiltà ma anche tanta intelligenza: non dovremo chiuderci, e anzi dovremo osare e puntare su calciatori formidabili in velocità e in contropiede come Lavezzi e Hamsik".

MINUTI TERRIBILI - A preoccupare l'ambiente napoletano, però, è il rendimento delle ultime quattro partite: 2 sconfitte in trasferta (con il Milan e l'Atalanta), una vittoria (con la Samp) e un pareggio (con il Cagliari) al San Paolo. Cercasi il Napoli brillante e cinico delle prime giornate: "Forse qualcuno dimentica che abbiamo cominciato a lavorare il 2 luglio per giocare l'Intertoto - continua il capitano -, e tra l'altro i nostri migliori giocatori sono stati anche impegnati con le rispettive Nazionali. Il calo ci può stare, ma io sono convinto che la flessione è stata più mentale che fisica: con l'Atalanta, ma soprattutto con il Cagliari, è mancato un po' di mestiere, un po' di esperienza nel finale". Errori non ammessi con l'Inter: "Andremo a giocare con serenità: i primi 20 minuti saranno terribili, ma dovremo essere bravi a reggere l'urto e a impostare la partita sui nostri ritmi".

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