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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




mercoledì 11 marzo 2009

Ciao Reja!


Nella tarda serata di ieri la clamorosa svolta. Via Reja, arriva Donadoni, 45 anni, torna in panchina dopo l'esperienza con la Nazionale, chiusa con l'eliminazione a Euro 2008 ai rigori contro la Spagna. L'ex c.t. ha diretto l'Italia dalla panchina 23 volte, cogliendo 13 vittorie, 5 pareggi e altrettante sconfitte. Da allenatore vanta anche esperienze sulle panchine di Lecco, Genoa e Livorno.
Il club partenopeo ha confermato il cambio di panchina attraverso una nota: "La società sportiva Calcio Napoli comunica di aver sollevato dall'incarico di allenatore della prima squadra il signor Eduardo Reja e di aver affidato la guida tecnica a Roberto Donadoni. La società ha preso tale decisione con grande sofferenza, in considerazione del fondamentale ruolo svolto da Reja durante gli ultimi cinque campionati che hanno proiettato il Napoli dalla serie C alla serie A e quindi alla Coppa Uefa. Naturalmente la società ringrazia con profonda gratitudine Eduardo Reja per la grandissima opera professionale profusa in tutte queste stagioni vincenti".
Quella di Reja è l'ottava panchina di serie A a saltare in questa stagione.
La notizia ha fatto subito il giro della città e del web.
Tantissimi tifosi si sono collegati sulla rete mondiale per saperne di più.
Il sito ufficiale del Napoli è andato in tilt per il numero elevato di contatti. Reja non è più l’allenatore del Napoli.
In tanti ne chiedevano l’esonero e alla fine De Laurentiis, deluso per i pessimi risultati della squadra negli ultimi nove turni di campionato, ha accontentato la maggior parte dei tifosi. A detta dello stesso tecnico goriziano voci sul suo conto a Napoli ci sono sempre state. Ma il popolo napoletano sa anche essere riconoscente con chi ha guidato gli azzurri dall’inferno della C fino alla serie A e all’Uefa, passando per l'Intertoto. Sono tantissimi i messaggi che stanno giungendo, sia in redazione che sul forum, per ringraziare il tecnico per il lavoro svolto in questi anni sulla panchina del Napoli.
Reja diventa il nuovo allenatore del Napoli nel gennaio del 2005. Prende il posto di Giampiero Ventura, e trova una squadra composta da giocatori acquistati in extremis da Marino, dopo che il Napoli è stato acquistato da De Laurentiis ed ammesso a partecipare al campionato di serie C. Con Reja arrivano anche alcuni rinforzi ed il tecnico riesce a portare il Napoli ai play off di serie C che si concludono con l’amara sconfitta di Avellino. Nonostante la delusione società ed allenatore decidono di proseguire ancora insieme. Grazie anche ad un organico più competitivo il Napoli domina la stagione 2006/07 e vola in serie B. A causa degli illeciti sportivi gli azzurri si ritrovano però a dover affrontare uno dei campionati cadetti più difficili della storia del calcio italiano. Oltre alla Juventus, retrocessa per i noti illeciti sportivi, ci sono anche Genoa, Bologna, Brescia, Piacenza ed il sorprendente Rimini che l’anno prima aveva stracciato il campionato di serie C. Nonostante le difficoltà e le prime critiche mosse nei confronti di Edy Reja, il Napoli riesce a finire il campionato al secondo posto, concludendo la stagione con un pareggio nella storica partita con il Genoa allo stadio Marassi. Il Napoli è finalmente di nuovo in serie A, dove a guidarlo è ancora Edy Reja riconfermato dalla società. Il primo anno nella massima serie il neopromosso Napoli stupisce, battendo quasi tutte le grandi del campionato, dall’Inter al Milan, dalla Juventus alla Fiorentina. Nonostante queste vittorie il rapporto tra Edy Reja ed il presidente Aurelio De Laurentiis, forse ancora amareggiato per l’uscita di scena dalla Coppa italia, subisce una grossa incrinatura. Al termine della gara casalinga con la Lazio, terminata con il risultato di 2-2, riacciuffato solo nei minuti finali da Hamsik, negli spogliatoi del San Paolo scoppia una lite furibonda tra i due. Il tecnico sembra deciso a lasciare la panchina del Napoli ma la notte porta consiglio per tutti e l’indomani il presidente, attraverso un comunicato, annuncia la pace con il mister. Tuttavia le prestazioni del Napoli non sono esenti da critiche, sia da parte della stampa che da una buona parte dei tifosi. C’è chi contesta il gioco, chi il modulo, chi la formazione, chi le sostituzioni. La squadra termina il primo campionato di serie A dell’era De Laurentiis all’ottavo posto e decide di prendere parte all’Intertoto per provare ad entrare in Coppa Uefa. Il Napoli di Reja raggiunge anche questo obiettivo, superando i turni preliminari. Al primo turno di Coppa Uefa un sorteggio poco benevolo pone il Benfica sulla strada degli azzurri. Al San Paolo la squadra esordisce in Coppa Uefa con una prestazione eccezionale, battendo i portoghesi per 3-2. Il risultato sta un po’ stretto agli azzurri che nel match di ritorno, nell’affascinante stadio da Luz, escono sconfitti per 2-0, abbondando così la competizione europea.
La storia recente la ricordiamo. Dopo un ottimo girone d’andata, che ha visto la squadra raggiungere anche il primo posto in classifica, il Napoli è caduto in una crisi profonda dalla quale non riesce più a venirne fuori. Due punti nelle ultime nove partite. Record negativo di otto sconfitte esterne consecutive. Precipitato dai sogni di Champions all’undicesimo posto in classifica, lontano anche dalla zona Uefa, obiettivo stagionale della società.
E’ questo l’epilogo della carriera di Edy Reja sulla panchina del Napoli che alle 23:30 di ieri sera ha rilasciato in maniera colloquiale alcune dichiarazioni che di seguito riporto: "Sono stati cinque anni bellissimi, mi dispiace sia andata a finire così. Il calcio ci ha dato tanto qui a Napoli in questi cinque anni, ora io auguro alla squadra e alla società tutto il bene possibile, e che finisca soprattutto questo periodo in cui tutto gira storto".
Se ne va da gran signore ed ineccepibile professionista quale è stato.
Io nel mio blog desidero salutarlo così, augurandogli di ottenere tante altre soddisfazioni, magari ancora con il Napoli attraverso un ruolo in società.
Ciao Reja!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

a livello umano Reja era un brava persona...però io già tempo fa lasciai un commento dicendo che non era un allenatore da Napoli o meglio da serie A...!I campioni il napoli ce li ha..non a caso mezza SERIE A non nega di mirare ad alcuni suoi giocatori ...quindi io sono contenta della partenza di reja che avevo già pronosticato ...ma sono doppiamente contenta xchè a prendere il suo posto è DONADONI...io reputo donadoni un bravissimo allenatore..mi dispiace che sia stato sotituito da lippi il "gufo" o la "civetta" (un lippi che non è che sta facendo chissà cosa rispetto a donadoni che è stato INGIUSTAMENTE CRITICATO)!
Quindi in bocca al lupo...e forza DONADONI...io l'ho stimato da calciatore,l'ho stimato durante la sua parentesi come allenatore dell'italia...nonostante era ricoperto dacritiche ingiuste...,donadoni lascerà il segno.. ne sono certa,donadoni farà bene...perchè nel corso degli anni HA ACQUISTATO E CONSOLIDATO UNA MENTALITà VINCENTE...!

Antonio Bello ha detto...

We Francy, sxo che tu abbia ragione! A me sto Donadoni non mi ha mai convinto più di tanto!Forse come giocatore sì perchè è stato comunque come dici tu una persona che "nel corso degli anni HA ACQUISTATO E CONSOLIDATO UNA MENTALITà VINCENTE" ma come allenatore io nun o vec propri bbuon che vuoi da me!Spero, indipendentemente da chi abbia preso il ruolo di nuovo coatch, che la squadra senta lo scossone e che si risvegli da sto sonno ora che si avvicina la primavera...
SADDA SIGNA', come dice la canzone!

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