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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




giovedì 17 gennaio 2008

Gli occhi di Microsoft su di te

Roma - Sensori applicati al corpo dei dipendenti per monitorare le loro condizioni psicofisiche. Un sistema per verificare l'andamento delle loro attività, consigliare delle strategie per affrontare dei problemi, o sferzarli con degli incoraggiamenti. Il brevetto in cerca di approvazione è targato Microsoft: se lo US Patent & Trademark Office dovesse approvarlo, il colosso di Redmond potrebbe offrire ai datori di lavoro un sistema di monitoraggio estensivo, centrato sulle attività e sull'individualità dei dipendenti.

Spionaggio da scrivania ,battiti cardiaci, temperatura corporea, frequenza del respiro e pressione sanguigna: nulla sfuggirà ai sensori applicati sul corpo dell'utente. Nemmeno i più intimi pensieri del lavoratore potranno rimanere tali: le espressioni del volto tradiranno ciò che adombra la mente del dipendente e i sensori ambientali saranno in grado di intercettarle e di interpretarle.

Ogni elemento sarà raccolto, affinché il sistema possa tracciare un profilo fisiologico e psicologico. In questo modo, confrontando i valori raccolti con i parametri che caratterizzano l'utente, la sua personalità e i ritmi del suo metabolismo, sarà possibile individuare variazioni sospette, sintomo di inquietudine o di eccessiva baldanza, di condizioni fisiche che possano pesare sulle proprie performance.
Non è tutto: sotto esame ci saranno anche le attività quotidiane o straordinarie del dipendente, da incrociare con il contesto psicologico e le condizioni di salute per tracciare un quadro completo del suo rendimento e per assisterlo nel lavoro.

Troppo tempo impiegato per portare a termine un compito? Il sistema di monitoraggio Microsoft può riorganizzare e tirare le fila delle routine aziendali ridistribuendo le attività fra i dipendenti più efficienti, fra i più lucidi, fra coloro che in quel preciso momento sono affaccendati in attività di importanza secondaria. Il sistema può altresì infondere sicurezza al dipendente in difficoltà, confermandogli la responsabilità del compito ma elargendo delle istruzioni o impartendo a un altro dipendente l'ordine di dirigersi verso la scrivania del collega in difficoltà per dispensare preziosi consigli in maniera discreta.

Ma la vita dell'individuo potrebbe non essere sotto controllo solo fra le pareti dell'ufficio: il sistema Microsoft si presta ad essere declinato su ogni device di cui il dipendente è dotato, dai telefonini ai PDA, passando per i notebook. I dati possono essere registrati in ogni momento, conservati per essere consegnati a una successiva elaborazione.

Se le organizzazioni a tutela di privacy e lavoratori rumoreggiano sulle pagine del Times, Microsoft minimizza l'impatto del brevetto in attesa di approvazione: "Deteniamo oltre settemila brevetti in tutto il mondo e siamo orgogliosi della loro qualità e della loro innovatività." Una goccia di sudore già solca la fronte dei dipendenti. Senza che alcun sensore lo rilevi.

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