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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




mercoledì 18 giugno 2008

Chi maltratta gli animali non merita di vivere - By Anna Lisa


L’uomo fa progressi in tutti i campi. Ma sulla strada che porta all’armonia con gli animali purtroppo resta indietro.
Siamo nel 2008, e la nostra civiltà è riuscita persino a mandare sonde sul pianeta Marte. Eppure i cani e i gatti continuano ad essere trattati come cinquanta o cento anni fa. Animali legati alla catena, rinchiusi in recinti simili a lager, picchiati, abbandonati, e spesso seviziati per puro sadismo. E tutto questo, come si apprende dalle agghiaccianti notizie sui giornali, non avviene nelle zone più degradate del pianeta, dove ignoranza e povertà possono – ma non sempre, attenzione – giustificare poca tenerezza nei confronti degli esseri più indifesi. Tutto ciò avviene invece nelle città e nei paesi, tra i palazzi e le villette che costituiscono la nostra quotidianità.
Quante volte, camminando per la strada, abbiamo assistito a maltrattamenti e soprusi nei confronti dei cani? Quante volte abbiamo visto gatti sporchi e malnutriti costretti a sfamarsi tra i rifiuti? Di fronte a scene del genere si prova un senso di rabbia, si vorrebbe poter fare qualcosa. Ma la maggior parte delle volte purtroppo, abbassiamo gli occhi e proseguiamo, impotenti.
Dobbiamo agire, invece! Dobbiamo dimenticare qualsiasi timore ed essere convinti che qualcosa si può veramente fare. Le violenze, anche psicologiche e non solo quelle fisiche, a danno dei gatti e dei cani sono oggi contro la legge e vanno perciò denunciate alle autorità. Lasciamoci guidare dal senso civico e dall’amore ogni volta che vediamo un animale in difficoltà. In campagna spesso si trovano cani da caccia tenuti segregati in piccoli spazi maleodoranti o gatti abbandonati a se stessi da padroni convinti che “il gatto è cacciatore e sa badare a se stesso”. Bene, interveniamo e facciamo una denuncia, è nostro dovere!
Nei casi di maltrattamento sono gli Organi di Polizia Giudiziaria che devono intervenire, quindi i Vigili Urbani, i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di Finanza e il Corpo Forestale. Chi pensa che, trattandosi di animali, le sole che possono essere interpellate sono le Guardie Zoofile, sbaglia. La Cassazione ha ribadito che tutti gli organi di Polizia Giudiziaria sono competenti per i reati in materia ambientale e di tutela animali (Cass. pen. sez. III - Pres. Gambino - Est. Postiglione - n.1872 del 27/9/91).
La denuncia può essere fatta di persona o per telefono nei casi gravi in cui occorre un intervento tempestivo. Altrimenti si deve mettere per iscritto il fatto, su carta semplice senza bolli e moduli particolari, descrivendo ciò che si è visto e aggiungendo, quando ci sono, i nomi di altri testimoni. Non dimentichiamo che, perché il tutto sia valido, dobbiamo aggiungere il nostro nome, cognome e indirizzo, la data e la firma. La denuncia va poi presentata in un Ufficio della Polizia Giudiziaria, oppure consegnata alla cancelleria del Procuratore della Repubblica presso la Pretura Circondariale del luogo.
Se si vogliono ricevere maggiori informazioni su come comportarsi di fronte ad un caso di maltrattamento, o anche se si trova per strada un cane o un gatto abbandonato e non si sa come agire, si possono contattare le associazioni animaliste. Ad esempio gli Animalisti Italiani (www.animalisti.it), la Lega Antivivisezione (www.infolav.org) o l’OIPA (www.oipaitalia.com, tel. 02/6427882).

2 commenti:

Anna Lisa ha detto...

GLI ANIMALI NON SANNO FARE DEL MALE AIUTIAMOLI VI PREGO,AIUTIAMOLI AD AVERE UNA VITA DIGNITOSA,NON MALTRATTATE GLI ANIMALI LORO HANNO UN CUORE...IL CANE HA DEI DENTI CON I QUALI MANGIA GLI OSSI ,VI SIETE MAI CHIESTI COME MAI QUANDO LO MALTRATTATE NON FA LO STESSO CON IL VOSTRO BRACCIO?NON LASCIAMOLI SOLI !

Antonio Bello ha detto...

HAI PROPRIO RAGIONE VITA MIA.
ED HO INSERITO IL POST CHE HAI SCRITTO PROPRIO PERCHE' VOGLIO COME TE CHE GLI ANIMALI NON VENGANO PIU' MALTRATTATI E CONSIDERATI COME ESSERI SENZA SENTIMENTI...NON LASCIAMOLI SOLI!

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