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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




giovedì 20 novembre 2008

Adolescenti a rischio sulle chat arriva il controllo a distanza


"Sbirciare", a distanza e in tempo reale, le conversazioni che i figli hanno su internet, attraverso le chat o i sistemi di istant messaging: è un po' il sogno proibito di qualsiasi genitore preoccupato degli "incontri" che gli adolescenti possono fare nel cyberspazio. Un sogno che diventa realtà - con tutti i pro e i contro - con un software elaborato dall'Università di Tor Vergata, il Cnr e l'Ecpat Italia e che sarà scaricabile, dal primo dicembre, al costo di 20 euro, sul sito www.virtualparent.eu e in seguito su quelli del ministero della Comunicazione e della Commissione Infanzia.
Il software, destinato sicuramente a far discutere, non è un filtro, come sono adesso i "normali" parental control. "Non censura e non impedisce l'attività su Internet del minore - spiega Gianluigi Me, docente di sicurezza dei sistemi informatici della facoltà di Ingegneria di Roma Tor Vergata - ma consente all'adulto, anche a distanza e in tempo reale (si può registrare un ritardo massimo di 10-15 minuti) di controllare le comunicazioni dei ragazzi, offrendo anche la possibilità di risalire al mittente del messaggio ricevuto". Il sistema per ora funziona su Windows Live Messanger, ma presto potrebbe essere esteso anche al controllo di altri sistemi di messaggistica istantanea.
Secondo un'indagine condotta dalla Commissione parlamentare per l'infanzia, il 73% degli adolescenti mette in rete, in questo tipo di messaggi, le proprie vere generalità, indirizzo e numero di telefono, la scuola frequentata e altri dati "sensibili", consentendo così anche a male intenzionati di rintracciarli e mettersi in contatto con loro. Il software permette di controllare e verificare queste comunicazioni, all'insaputa dei ragazzi.
Un sistema destinato comunque a suscitare forti polemiche, per due motivi. Il primo perché rappresenta una sorta di possibile "finestra di spionaggio" delle famiglie sui ragazzi, senza una reale responsabilizzazione di questi ultimi ai rischi che possono correre su Internet, ma permettendo ai genitori di conoscere anche i contenuti di comunicazioni tra giovani che nulla hanno a che fare con i pericoli, ma rappresentano parte della loro sfera affettiva e d'amicizia facilmente alterabile, in senso negativo, con un intervento "coercitivo" di questa portata. La seconda fonte di polemiche è nel fatto che si tratta comunque di un software a pagamento e quindi non si capisce perché un ministero dovrebbe offrire tale "prodotto".
C'è ora da capire se quest'iniziativa è in linea con le direttive emanate dal garante della privacy e se ci sono rischi ulteriori per la sicurezza, permettendo l'accesso a distanza a contenuti che rientrano nell'ambito della comunicazione tra privati, sia pur minorenni. In sostanza, bisognerà capire quanto sia garantito che di un simile programma facciano uso legittimamente (se legittimo sarà) soltanto genitori e parenti stretti dei ragazzi o possa essere un nuovo strumento di intrusione "pericolosa" nella vita degli adolescenti.
Il giudizio positivo su questo nuovo strumento viene dal Moige, Movimento Italiano Genitori, che denuncia l'assenza pressoché totale di "filtri" nei computer collegati alla Rete di nove scuole su dieci e nei Pc dell'80% delle famiglie che si connettono da casa a internet. "I genitori avranno così un maggiore controllo in tempo reale", spiega Antonio Affinita, direttore generale dell'associazione.

fonte:repubblica.it

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