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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




venerdì 23 gennaio 2009

Presentata una soluzione per gli "attacchi a freddo"


Circa un anno fa alcuni ricercatori della Princeton University pubblicarono un interessante studio circa la possibilità di mettere in atto "attacchi a freddo" in grado di "scardinare" le più diffuse tecnologie impiegate per crittografare il contenuto del disco fisso quali, ad esempio, BitLocker di Windows Vista, FileVault di Apple, TrueCrypt, dm-crypt e così via.
Jacob Appelbaum, consulente in materia di sicurezza informatica, spiegò che sulla maggior parte dei personal computer i dati memorizzati in RAM continuano a permanervi, anche quando viene a cessare l'alimentazione ovvero allorquando il sistema viene spento. Un aggressore che abbia la possibilità di accedere "fisicamente" alla macchina oggetto di attacco, può quindi essere in grado di risalire alle chiavi crittografiche ancora conservate nella memoria RAM.

ACME Security ha descritto una metodologia che dovrebbe permettere di difendersi dagli "attacchi a freddo". La soluzione consisterebbe nello spostare la chiave crittografica all'interno della cache della CPU impedendo successive modifiche della stessa. Per far ciò, la cache deve essere posta in una speciale modalità che dà il nome alla metodologia illustrata: "Frozen cache".
L'unico svantaggio è che la metodologia proposta da ACME Security ha un impatto negativo sulle performance del sistema.

fonte:il software.it

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