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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




mercoledì 18 marzo 2009

Pseudomonas, il batterio che uccide


Salito alla ribalta a gennaio 2009 in quanto responsabile, assieme allo stafilococco, della morte per setticemia della modella brasiliana Mariana Bridi da Costa, lo Pseudomonas aeruginosa è uno dei tanti batteri opportunisti che ci circondano del quale, però, sappiamo ben poco.

E questo nonostante, negli Stati Uniti, sia la decima causa di morte. Basta infatti che le difese immunitarie vengano debilitate — a causa ad esempio di ferite sulla pelle, diete drastiche, o altre patologie gravi — perché questo bacillo prenda il sopravvento. E se a ciò si aggiunge un ritardo nella diagnosi e cura con cocktail di antibiotici e penicillina, l’esito può essere anche fatale. Esistono diversi tipi di Pseudomonas, ma P. aeruginosa è la specie più comune nell’uomo. È un batterio in grado di muoversi autonomamente, di sopravvivere sul suolo e nell’acqua a temperature comprese tra quattro e 42 gradi centigradi. Può essere anche molto virulento e resistente a cure e antibiotici se sottovalutato o non diagnosticato per tempo.

Le infezioni da Pseudomonas aeruginosa possono presentarsi in varie sedi anatomiche (cute, tessuti sottocutaenei, ossa, orecchie, occhi, tratto urinario, valvole cardiache) a seconda della porta d’ingresso e della vulnerabilità di ognuno. Tuttavia in soggetti sani con un sistema immunitario forte non è pericoloso, tanto che costituisce comunque il sei per cento della flora batterica di ogni persona. A volte, però, partendo dall’apparato urinario può provocare infezioni estese, che arrivano a causare la morte dei tessuti. Per vivere infatti utilizza materiale organico come fonte di carbonio.

Nei pazienti ospedalizzati rappresenta invece il 38 per cento della flora batterica e il 78 per cento in quelli immunocompromessi. Nei nosocomi la sua presenza è facilitata da serbatoi quali disinfettanti, apparecchi respiratori e di emodialisi, recipienti per le urine, lavandini e bagni. Inoltre il microrganismo è costantemente reintrodotto nell’ambiente con frutta, verdura, piante e tramite il contatto tra pazienti e con il personale sanitario.

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