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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




lunedì 9 marzo 2009

SOS Napoli...contro la Lazio nulla da fare!


Questa immagine raccoglie tutta la delusione di un super attaccante che vede i suoi sforzi divenire invani....
Mentre questa canzone vincitrice del festival esprime quello che ci vuole per un Napoli in preda ad una crisi senza precedenti:


Acciaccato e impotente infatti, il Napoli si inginocchia per l’ennesima volta e fa perdere la pazienza ai propri tifosi: un tempo fortino inespugnabile, il San Paolo quest’oggi sorride alla Lazio che conduce una partita accorta e si porta a Roma tre punti pesanti in chiave Uefa. Maggio e Cannavaro finiscono la partita infortunati, alla vigilia out Datolo e Gargano (per lui stagione finita), Reja non sa più che pesci pigliare, in balia coi suoi ragazzi di una crisi profonda (2 punti in 9 gare) e che a questo punto potrebbe pure saltare: manca troppo poco per rischiare la B, ma il ruolino degli azzurri è da brividi.Ma vediamo un attimo come è andata:
La Lazio, forse temendo un calo fisico alla distanza dopo il grande sforzo di martedì scorso contro la Juve, vuole fare la partita all’inizio. Pandev è preferito a Rocchi e insieme a Foggia e Zarate si muove di continuo per non dare punti di riferimento. L’argentino va al tiro e crea per Brocchi, che però non arriva sul suo invito. Dall’altra parte Hamsik, sempre temibile anche se forse più prevedibile quando parte da trequartista, inventa per Lavezzi che esalta un Muslera sempre più sicuro da quando Rossi lo ha preferito a Carrizo. Zalayeta, lento e non al meglio, svetta due volte di testa ma non trova la porta. Il primo tempo, un po’ deludente specie nella seconda parte, si chiude senza altri sussulti.
Il Napoli parte meglio nella ripresa, anche perchè la Lazio sembra accusare la fatica. Muslera è attento su Hamisik e Aronica, ma la Lazio fatica ad uscire. Rossi corre ai ripari con Rocchi per Zarate.
Proprio nel suo momento migliore, il Napoli trova però il modo di suicidarsi. Sul ribaltamento di gioco da parte di Foggia, tre difensori del Napoli, che erano saliti su una palla inattiva, si perdono proprio Rocchi, che è libero di farsi da solo l’intera metacampo e di trafiggere Navarro di destro. Gol incassati in maniera così superficiale si vedono di rado a questi livelli.
Bogliacino prova subito a ristabilire la parità, ma il Napoli incassa un altro gol quando proprio non avrebbe dovuto. E’ ancora Tommaso Rocchi, uomo dal senso del gol innato, a condannare il mai sicuro Navarro, con controllo dopo una respinta della difesa seguito da un sinistro a cui il portiere del Napoli non riesce a opporsi.
Il S. Paolo subissa di fischi i cambi di Reja. Lavezzi e Hamsik provano a scuotere i suoi con una bella punizione, ma il morale della truppa è sotto i tacchi. La contestazione non risparmia nessuno in un finale di stagione che si avvia a concludersi nel peggiore dei modi. De Laurentiis non era neppure allo stadio. Forse è stato meglio così, visto che la posizione di Reja si fa sempre più traballante e anche eventuali dichiarazioni a caldo avrebbero potuto essere pesanti. E siccome le brutte notizie non vengono mai da sole, la stagione di Maggio rischia di essere già finita. Il centrocampista, infortunatosi nel finale, è stato sottoposto ai primi esami, che fanno pensare a una possibile rottura del legamento crociato. Domani altri accertamenti, ma se la diagnosi fosse confermata l’intervento sarebbe inevitabile, con i soliti cinque-sei mesi di stop.
Senza parole...

A voi la video-sintesi:

1 commenti:

Antonio Bello ha detto...

Io naturalmente faccio parte di quel gruppo di tifosi che cercano, per quanto possibile, di dare fiducia alla squadra ed ai giocatori ma a questo punto, come già ha fatto notare tuttonapoli.net, credo per il bene della squadra che Reja debba lasciare la panchina.Non perchè non meriti di stare dov'è ma perchè la squadra ha bisogno di una scossa e questa scossa deve arrivare da un nuovo tecnico....Sxo solo che non sia quel perdente di Donadoni!

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