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Guardatevi intorno.

Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.

Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.

Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.

E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.

Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?


David Wilcock




venerdì 17 ottobre 2008

Intelligenza artificiale, quasi ci siamo



Il test di Turing, concepito nel 1950 dal matematico britannico Alan Turing, serve per determinare se una macchina è definibile "pensante". Si chiede a una persona di interagire via chat con un interlocutore remoto, senza dirgli se è un computer o un essere umano, e di indovinare se sta parlando con una macchina o con una persona. Se il computer riesce ad ingannare almeno il 30% degli sperimentatori, lo si ritiene a tutti gli effetti pensante.
I ricercatori dell'Università di Reading hanno recentemente messo alla prova cinque computer per vedere se riuscivano a spacciarsi per esseri umani, nell'ambito del Premio Loebner. Nessuno dei computer candidati ha superato il test pienamente, ma uno, Elbot, è arrivato al 25%. Lo potete provare,soltanto in inglese per ora, presso il suo sito: le sue risposte sono decisamente vispe e in molti casi più argute di quelle di una persona.
Elbot si è aggiudicato il premio di 3000 dollari. O meglio, se lo sono aggiudicato i suoi programmatori umani. A quando i diritti umani anche per le entità artificiali?
Hal, apri la porta... per favore.

2 commenti:

P. ha detto...

Ma l'articolo è originale? Non è citata nessuna fonte...

Antonio Bello ha detto...

Ciao,
certo che è originale clicca sul link del sito originale e testa elbot!

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