Il centrocampista azzurro: "Tranquilli, io resto. Non pensiamo alla Champions, l'obiettivo minimo è l'Uefa. Dobbiamo migliorare in trasferta"
L'obiettivo minimo è la Coppa Uefa, quello massimo è il quarto posto. Marek Hamsik, premiato ieri a Milano come miglior giovane, ha ribadito il suo amore per Napoli, nonostante si fosse parlato di una mega offerta dell'Inter, 30 milioni più Mancini, nei suoi confronti: «Ammesso che un'offerta così sia mai arrivata, ma io nel caso non ne saprei nulla, non toccherebbe a me decidere il mio valore. E poi non mi sembra che sia l'offerta del giorno... Tranquilli, io resto» . Resta, perché al di là di qualche colpo a vuoto, lui e il suo Napoli sono una vera e propria realtà di questo campionato, un patrimonio da non disperdere.
CHAMPIONS? MEGLIO NON PARLARE - Per quanto sconfitto a Verona, Hamsik non lascia, ma raddoppia: «Sotto questo aspetto dobbiamo sicuramente migliorare, e lo possiamo fare solo mettendoci in testa che siamo una squadra forte e che possiamo ottenere grandi risultati anche fuori casa, dove invece facciamo più fatica. Forse gli avversari, quando ci ospitano, danno di più e hanno meno timore, ma siamo noi a doverci convincere e ad andare in campo sempre per i tre punti» . Guai se non fosse così, perché squadre come il Genoa, ad esempio, non mollano, anzi, e il quarto posto rischia di diventare una lotta sempre più aperta: «Non parliamo di Champions League - argomenta Hamsik - ma pensiamo solamente a migliorare quanto fatto la scorsa stagione. Diciamo che l'obiettivo minimo è l'Uefa, ed è a quello che dobbiamo puntare prima di tutto».
Guardatevi intorno.
Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.
Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.
Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.
E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.
Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?
David Wilcock
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