Microsoft lancia ufficialmente il suo ultimo sistema operativo desktop, pre-installato sui PC o in versione retail sugli scaffali dei negozi. Una sintesi delle principali novità di Seven
Roma - Oggi fa il suo debutto nei negozi il tanto atteso Windows 7, un sistema operativo che promette di incarnare ciò che Vista avrebbe dovuto essere fin dall'inizio, migliorando il predecessore in aree quali interfaccia utente, funzionalità, leggerezza e performance. Seven ha l'importante compito di aggiustare, affinare ed eventualmente eliminare tutto ciò che gli utenti non hanno apprezzato di Vista, e di spingere tutti quelli che sono ancora "aggrappati" a Windows XP ad aggiornare i propri PC.
Microsoft è la prima a sostenere che Windows 7 non è un sistema operativo del tutto nuovo, ma un'evoluzione di Vista che tiene conto dei moltissimi feedback fin qui ricevuti dall'utenza internazionale. Un'evoluzione che porta tuttavia con sé decine di nuove API e molte migliorie, incluso il supporto nativo ai dispositivi touch screen, all'utilizzo delle GPU come unità di calcolo general purpose (GPGPU), alla virtualizzazione e ai dischi virtuali (VHD), ai sensori biometrici, ai ricevitori GPS ecc. Windows 7 dovrebbe migliorare poi le tecnologie di riconoscimento della voce e della scrittura, ridurre significativamente i tempi di avvio, fornire agli utenti una potente shell a caratteri (PowerShell 2, assente nelle edizioni Home), e rendere il sistema operativo ancora più modulare e configurabile.
Uno degli obiettivi del nuovo Windows è poi quello di sfoltire, almeno in parte, le applicazioni integrate nel sistema rimpiazzandole con le equiparabili versioni Live. In particolare, si parla di Windows Mail, Windows Photo Gallery e Windows Movie Maker: chi vuole utilizzarle può scaricarle gratuitamente da download.live.com (link incluso anche nel sistema operativo).
fonte:punto-informatico.it
Guardatevi intorno.
Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.
Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.
Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.
E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.
Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?
David Wilcock
venerdì 23 ottobre 2009
E' arrivato Windows 7 !
giovedì 1 ottobre 2009
Ma cosa diavolo c'è in una tazzina di caffè?
Per cosa il mondo spende 90 miliardi di dollari all’anno? Per una tossina vegetale nata come antibatterico che ha poteri stimolanti sugli esseri umani poiché blocca i nostri neurorecettori per l’adenosina, un composto che serve per addormentarci. Il caffè, in parole povere. Ma cosa c’è esattamente in una tazzina di caffè? Ce lo spiega la rivista WIRED. Continua a leggere questa notizia
Acqua - Una tazzina è costituita al 98,75% di acqua. Inoltre la caffeina è un diuretico, per cui i bevitori di caffè – soprattutto i neofiti – corrono spesso al bagno.
Etilfenoli - Gli scarafaggi li utilizzano come segnali chimici di pericolo. Noi li beviamo nel caffè.
Acido quinico - Conferisce al caffè il suo caratteristico, irresistibile aroma. Una curiosità: è tra i composti chimici dai quali viene sintetizzato il farmaco Tamiflu.
3,5 Acido dicaffeoilquinico - Un antiossidante dall’effetto benefico sul nostro organismo.
Dimetil-disulfide - Un prodotto della tostatura del caffè verde. È uno dei composti che dà alle feci umane il loro caratteristico odore, tra l’altro.
Acetilmetilcarbinolo - Un liquido giallo infiammabile presente anche nel burro e usato come aroma artificiale nei pop-corn.
Putrescina - Vi siete mai chiesti cosa dà alla carne marcia il suo mefitico odore? Eccola. E c’è anche nel vostro espresso.
Trigonellina - Dona al caffè il suo sapore e uccide i batteri Streptococcus mutans, responsabili della carie.
Niacina - Ovvero vitamina B3, senza la quale vi ammalereste di pellagra.
fonte:yahoo news
venerdì 25 settembre 2009
La TV col web dentro!
Da un articolo di repubblica inserito oggi vi porgo questa notizia:
"I grandi produttori di televisori, le maggiori aziende di processori, le società all'avanguardia nella creazione di software e i più grossi operatori del web: tutti sono freneticamente al lavoro per trasformare il grande schermo piazzato al centro dei nostri salotti in una centralina di informazioni e contenuti interattivi. "Il nuovo sacro graal dell'era digitale", la definisce il quotidiano finanziario statunitense a rimarcare l'importanza della tv collegata a internet.
Sul televisore potenziato da un adeguato processore sarà possibile navigare la rete, consultare il giornale online, leggere libri in formato digitale, comunicare con gli amici, vedere filmati musicali e altre curiosità che hanno fatto la fortuna di siti come Youtube.
Possibilità che obbligheranno tutti a cambiare: chi oggi fa la tv, chi produce informazione e chi offre contenuti e servizi per la rete. Cambiamenti che con effetti a cascata sconvolgeranno inevitabilmente anche il mercato pubblicitario in un futuro non troppo lontano.
Secondo le ultime previsioni della società di ricerca iSuppli, già nel 2013, praticamente dopodomani, i televisori attrezzati per interagire con internet saranno nel mondo circa 90 milioni, conquistando il 40% del mercato. "Appena cinque anni fa la gente sosteneva di non voler la posta elettronica sul cellulare, ora sui telefonini vengono scambiati interi file", spiega Patrick Barry, uno dei senior executive di Yahoo per spiegare quello che ci attende. Non a caso la web company a lungo corteggiata da Microsoft è tra quelle in prima fila nello studio di nuove applicazioni pensate appositamente per "girare" sulle tv di nuova generazione.
"La tv sta diventando il nuovo terreno di battaglia per il web", osserva il Wsj elencando gli sforzi delle tante aziende coinvolte in questa rivoluzione. Oltre a Yahoo, tra i nomi degli altri competitori ci sono infatti molti altri giganti della tecnologia. Sia la Sony che la Samsung stanno inserendo nei loro nuovi modelli processori in grado di tenere il passo con i nuovi compiti che gli vengono richiesti, mentre la meno conosciuta Vizio ha in programma la produzione di televisori da 42 pollici da vendere al prezzo di circa 1.200 dollari dotati di ricezione wi-fi e un telecomando che assomiglia molto a una tastiera di computer.
Naturalmente di problemi irrisolti ne restano tanti, a cominciare dall'esatta interpretazione dei desideri del grande pubblico. La Adobe, ad esempio, è convinta che l'applicazione fondamentale per utilizzare i nuovi televisori sarà molto diversa da un vero e proprio browser, opzione preferita invece dalla Personal Web Systems. Un dubbio che nasce anche da problemi di postura: più di un addetto ai lavori ritiene infatti che la tv possa restare per sempre nell'immaginario e nelle abitudini delle persone un qualcosa da usare con la schiena reclinata all'indietro su una poltrona anziché piegata in avanti su una tastiera.
Voi invece cosa ne pensate, avrà successo?
giovedì 20 agosto 2009
E' stata sanata la falla scoperta nel kernel Linux
Due esperti di sicurezza facenti parte del team di Google, Tavis Ormandy e Julien Tiennes, avevano reso nota - nei giorni scorsi - la scoperta di una vulnerabilità all'interno del kernel Linux, nelle versioni 2.4 e 2.6. La lacuna, che sarebbe presente sin dal mese di Maggio 2001, permetterebbe ad un aggressore dotato di privilegi utente limitati, di guadagnare l'accesso al sistema attraverso l'account "root". Nel resoconto di Ormandy e Tiennes si fa riferimento alla mancata inizializazione di alcuni puntatori nel caso di diverse famiglie di protocolli.
Dal momento che in Rete sta già circolando il codice exploit in grado di far leva sulla falla, i produttori delle principali distribuzioni Linux stanno provvedendo in queste ore alla pubblicazione degli aggiornamenti risolutivi. Per Debian 5.0 ("Lenny") e Debian 4.0 ("Etch") così come per Fedora 10 e 11 sono ad esempio già disponibili le patch. A breve è auspicabile vengano distribuiti gli aggiornamenti destinati agli utenti di Ubuntu ed openSUSE.
Secunia ha valutato la vulnerabilità che interessa il kernel Linux con un livello di criticità piuttosto basso. La motivazione risiede nel fatto che la lacuna può essere sfruttata solo in ambito locale, da parte di un utente che già dispone di un account, seppur dotato di privilegi ristretti.
Fonte :Il software
mercoledì 17 giugno 2009
Israele: un robot-serpente per l'esercito
Tra poco sarà in dotazione a Tzahal. Avrà compiti di spionaggio sul campo di battaglia
MILANO - Fra poco, Tzahal, ovvero l'esercito israeliano, avrà a disposizione un robot serpente che avrà compiti di spionaggio sul campo di battaglia. Il robot, lungo due metri, è dotato di telecamera e sensori e striscia sul terreno come un vero e proprio rettile. Il robot è rivestito con un materiale mimetico che gli permette di confondersi con la vegetazione e il suolo. Il robot-serpente può avanzare dovunque: anche in tunnel, gallerie e cavità naturali oscure.
ANIMALI-ROBOT - Il militare che lo controlla a distanza, attraverso un computer portatile, potrà avere attimo per attimo immagini e suoni della zona in cui sta operando il robot. Lo strano robot, inoltre, può inarcarsi, come fanno i serpenti, per scrutare il terreno e riprenderlo con la telecamera che ha al posto della «testa». Il finto serpente può essere caricato anche con piccole quantità di esplosivi ad alto potenziale. Questa incredibile «macchina da guerra» è stata messa a punto dai ricercatori del Technion-Israel Institute di Haifa. Il serpente-robot è il primo risultato di vaste ricerche che hanno per obiettivo la costruzioni di animali-robot da impiegare in guerre o conflitti armati. Nel prossimo futuro gli scienziati d'Israele costruiranno anche gatti e cani robotici. Il primo scienziato a studiare la possibilità di costruire robot a forma di animali e il loro impiego nei vari eserciti è stato, negli anni '70, il giapponese Shigeo Hirose.
Guardate il video:
clicca qui
fonte:corriere della sera
martedì 9 giugno 2009
Estate da 007 con il cellulare-orologio di Lg
A luglio Lg metterà in vendita il cellulare-orologio, GD910 (qui: in video), un Touch Watch Phone 3G, già mostrato al Ces di Las Vegas e poi a Mwc a Barcellona.
Per chi vuole passare un'estate da James Bond, il telefonino-orologio di Lg offrirà il lusso da 007: ora LG mette gli orologi ipertecnologici di spie ed agenti segreti al polso di chiunque, ma al prezzo (secondo recenti indiscrezioni di Mobile Today) di 1000 euro circa.
Tuttavia non è ancora il prezzo a listino ufficiale. GD910 è il primo orologio al mondo con telefono cellulare incorporato per comunicare e videochiamare tramite reti 3G senza limiti, attraverso un auricolare Bluetooth e uno schermo touch screen.
Il display, da 1,43 pollici, è touchscreen e permette sia di visualizzare l’ora, come qualsiasi orologio, sia di inviare messaggi o di effettuare chiamate. E la connessione a Internet? Ormai è un must di qualsiasi telefono.
Il GD910 è compatibile con le reti HSDPA, che permettono di trasferire i dati con una velocità pari a 7,2 Mbps e di godere di immagini di alta qualità anche durante le videochiamate, grazie alla videocamera integrata.
giovedì 4 giugno 2009
Servizi di email temporanea
Come postato da "Risorse per Blogger" segnalo questo interessante articolo:
Quante volte ti è capitato di dover dare il tuo indirizzo mail per accedere a qualche losco servizio internet che poi si è rilevato una bufala?
Magari un modo un po' truffaldino per fregarti il tuo indirizzo mail e inondarti di messaggi spam di ogni tipo.
Ed è proprio per questo che sono nati i servizi di mail temporanee... per protteggere la tua privacy
In genere funziona così, ti viene assegnato un indirizzo mail provvisorio, della durata di 10/15 minuti, tu tramite questa mail, ti iscrivi ad un dato sito... se poi il sito ti piace e lo ritieni affidabile procedi con la registrazione ufficiale, altrimenti, pazienza, guarda avanti ma con la sicurezza di non aver "sacrificato" il tuo indirizzo mail.
In questo articolo voglio elencare i migliori servi di email temporanee, o usa e getta, presenti sul web:
1. MyTrashMail
2. Jetable
3. GuerillaMail
4. 10MinuteMail Il mio preferito!!
5. TempoMail
6. KasMail
7. Spam.la
8. Tempinbo
9. Spamavert
10. Mailinator
11. MailExpire
12. MailEater
13. SpamBox
14. TempEmail
15. SpamFree24
16. SpamMotel
Se ne conosci altri, sei "obbligato" a segnarlo nei commenti!! ;)
I link ai relativi servizi sono al post originale qui!
ByeBye
lunedì 25 maggio 2009
Dal succo d'uva una speranza contro i tumori by Vincenzo Silvano
Beh, oggi i lettori del blog assidui si accorgeranno che non c'è il solito post del Lunedì,quello del Napoli. Naturalmente la cosa è coluta inquanto "stu caxx e Napule perd semb" pertanto da tifoso per non infierire desisto nella speranza di dover soltanto parlare di calciomercato nei prossimi post. In tanto per sostituire la solita nomanzina del lunedì approfitto per segnalarvi questa del mio caro amico Enzo:
Un estratto di semi d'uva per indurre le cellule leucemiche al suicidio. E' il cuore dell'esperimento effettuato in laboratorio da scienziati dell'università del Kentucky (Usa), che riportano gli incoraggianti risultati sulla rivista 'Clinical Cancer Research'.
I dati ottenuti fanno sperare in un futuro impiego di composti naturali per prevenire o curare la grave malattia. Nel giro di 24 ore - riportano gli esperti - abbiamo osservato che il 76% delle cellule leucemiche esposte a un estratto di semi d'uva comunemente reperibile sul mercato è morto per apoptosi.
Il tutto pare sia avvenuto perché il composto utilizzato è in grado di attivare la proteina Jnk, che regola proprio il processo di suicidio cellulare, la cosiddetta apoptosi.
Gli studiosi sono riusciti peraltro a evidenziare che l'estratto non agisce sulle cellule sane, anche se il motivo non è ancora stato chiarito. In ogni caso, questa indagine si aggiunge ad altri studi precedenti, che avevano rilevato come l'estratto di semi d'uva fosse in grado di combattere, nei topi, anche le cellule del cancro al seno e della pelle.
fonte: rainews24
giovedì 21 maggio 2009
Un gruppo di Ufo sulla città di Torino: decine di avvistamenti in collina
Sabato 2 maggio decine di torinesi si sono ritrovati con il naso all’insù e un’espressione stupita sul volto ad ammirare le straordinarie evoluzioni di cinque oggetti luminosi nei cieli della collina. Almeno uno di loro ha avuto la prontezza di spirito di afferrare il cellulare e girare un filmato che adesso sta facendo discutere il popolo di Internet. E il video degli “Ufo su Torino” sta facendo il giro del mondo.
Un avvistamento che, al contrario di quanto avviene solitamente in questi casi, ha una caratteristica ben precisa: i testimoni sono decine. E tutti sono concordi nel descrivere quello che hanno visto. «Erano circa le 23.15 del 2 maggio - racconta uno di loro - quando sono apparse delle strani luci di colore arancione che avevano un'intermittenza particolare e seguivano strane orbite. Mi sono fermato a guardare, con me c’erano almeno una ventina di persone. A volte gli oggetti sparivano per poi riapparire, e il tutto è durato per almeno 30 minuti». Un altro gruppo, di una decina di persone, si è fermato a guardare «una sola sfera che transitava in direzione sud proveniente da nord, all’inizio sembrava un normale aereo. A questa si sono aggiunte altre 4 sfere giallo/arancioni che seguivano la stessa direzione. Erano sparse, poi una si è messa da parte e le altre si sono messe quasi in fila, spesso si incrociavano e si scambiavano tra loro».
A voi i video:
giovedì 14 maggio 2009
Ruppy, primo cucciolo di beagle fluorescente con luce UV!
E’ stato creato Ruppy, il primo cagnolino transgenico al mondo, Ruppy sta per Ruby Puppy, ed è una femminuccia che insieme ad altri quattro cuccioli di Beagles ha nelle sue cellule una proteina fluorescente che si illumina quando è sotto la luce ultravioletta. In queste immagini, scattate a due giorni dalla nascita, la piccola femmina di beagle mostra al buio la sua fluorescenza. L’animale possiede dei geni fluorenti che permettono di illuminarsi di rosso sotto una luce ultravioletta. L’esperimento è stato realizzato da un gruppo di scienziati coreani coordinati da Byeong-Chun Lee dalla Seoul National University, nella Cored del Sud, clonando fibroblasti che esprimevano il gene della fluorescenza rossa, prodotto dagli anemoni di mare - generando molte critiche nella comunità scientifica.
Ruppy è il primo cucciolo di beagle fluorescente con luce ultravioletta Ruppy è il primo cucciolo di beagle fluorescente con luce ultravioletta Ruppy è il primo cucciolo di beagle fluorescente con luce ultravioletta Ruppy è il primo cucciolo di beagle fluorescente con luce ultravioletta.
Le polemiche sono nate soprattutto dal fatto che si è tentato un esperimento alla cieca, senza seguire le normali procedure e i protocolli che si seguono di solito, che prevedono un approccio graduale al problema, tale da evitare ogni sorpresa. Nel 2005, Lee e Woo Suk Hwang, specializzato nella ricerca sulle cellule staminali, realizzarono inoltre il primo cane clonato, Snuppy. In seguito si seppe che il lavoro sulle cellule staminali umane di Hwang era, in realtà, una truffa, ma non così il lavoro su Snuppy. I cani sono già usati nei laboratori, come modello animale, per studiare malattie umane come la narcolessia, alcuni tipi di cancro e la cecità. Inoltre, il sequenziamento del genoma di un cane ha reso questi animali domestici ancora più utili anche per lo studio delle malattie genetiche.
martedì 12 maggio 2009
Trovati in hard disk usato codici di lancio e test di missili!
Un analisi di 300 hard disk usati, venduti online e a fiere dell’usato ha mostrato che il 34% conteneva dati riservati facilmente recuperabili. È il risultato di una ricerca condotta da British Telecom e l’Università di Glamorgan in Gran Bretagna, USA, Germania, Francia e Australia, che ha utilizzato applicazioni standard per verificare la presenza di dati. Prof Blyth, uno degli esperti che ha partecipato alla ricerca ha infatti dichiarato che il recupero di questi dati “è qualcosa che può fare un quattordicenne in una giornata”.
Oltre a un gran numero di dati personali, sono emersi dati di una trattativa di una transazione da 50 miliardi di dollari, e dettagli del test e delle procedure di lancio per missili THAAD (Terminal High Altitude Area Defence), un sistema missilistico testato nel marzo scorso dopo i lanci sperimentali della Corea del Nord. Non solo, nello stesso disco si trovavano planimetrie delle struttre dove questi missili sono stati progettati, e informazioni personali sui dipendenti.
Secondo i ricercatori, si tratta della prova che anche ad alto livello viene sottovalutata la necessità di utilizzare procedure di cancellazione approfondita prima di disfarsi di un hard disk, cosa peraltro obbligatoria per legge secondo le normative sulla privacy e la sicurezza informatica.
Lockheed Martin, che ha progettato e realizzato i missili THAAD, ha dichiarato di non avere ricevuto alcuna segnalazione diretta in merito ad una possibile fuga di dati, e quindi di non poter commentare la notizia.
fonte:BBC News
mercoledì 8 aprile 2009
Vandalo lascia il nome su un muro del luogo del delitto: catturato…
Quando la polizia di Cheshire , Inghilterra, si è trovata di fronte agli atti vandalici in un centro per l’infanzia della città, non ha faticato molto a trovare i colpevoli. Infatti, uno dei vandali ha pensato bene di lasciare una scritta sul muro in cui diceva “Peter Addison was here” (Peter Addison è stato qui), oltre al nome della “gang”. Un gesto che fa indubbiamente del giovane il campione della classifica dei criminali più stupidi, almeno secondo l’idea dell’ispettore Gareth Woods, che ha proceduto all’arresto, avvenuto semplicemente dopo aver verificato il nome scritto sul muro.
Il ragazzo assieme ai suoi complici aveva danneggiato le proprietà del centro, svuotato gli estintori e lasciato diverse scritte sui muri. Adesso sono stati condannati a pagare circa 1.000 sterline di danni e a svolgere alcune settimane di lavori di pubblica utilità.
fonte:BBC News
lunedì 30 marzo 2009
mercoledì 25 marzo 2009
Ritorna la fusione fredda, con tanti proiettili nucleari
«Stavolta non abbiamo dubbi e ci sono tante prove», sostiene una chimica californiana.
ROMA - E’ una coincidenza, oppure una strategia di comunicazione studiata apposta per dire al mondo: ci siamo ancora? Esattamente venti anni dopo la contestata scoperta della «fusione fredda» da parte di due chimici americani, gli eredi di questa linea di ricerca, riuniti a Salt Lake City, in un simposio dell’American Chemical Society dedicato a «New Energy Technology», sostengono non solo di avere ripetuto con successo gli esperimenti, ma anche di vedere le prove che si tratta di una reazione di fusione nucleare a bassa energia: cioè i neutroni, i piccoli proiettili nucleari che scaturirebbero, abbondanti, dal processo.
Non è la prima volta che i fusionisti freddi tentano di tornare alla ribalta con annunci di risultati positivi. Ma poiché la storia della scienza è fatta anche di scoperte che stentano a decollare prima di affermarsi, ci pare corretto dare spazio anche a queste ultime rivendicazioni.
LA STORIA - Sarà utile riassumere come andò vent’anni fa, prima di passare alla cronaca. Il 23 marzo del 1989 due chimici dell'università dell' Utah, Martin Fleischmann e Stanley Pons, decidono di comunicare la loro scoperta in una conferenza stampa, prima di avere pubblicato l’articolo relativo su una rivista scientifica. Attirano subito l’attenzione di tutto il mondo perché, assicurano, si tratta di un fenomeno che promette energia pulita e a basso costo, anche attraverso impianti di piccole dimensioni. In una cella elettrolitica riempita di acqua pesante (con deuterio al posto dell' idrogeno), sostengono i due, basta immergere una barretta di palladio per vedere scaturire un eccesso di energia.
Solo la fusione dei nuclei di deuterio penetrati nel reticolo cristallino del palladio, potrebbe spiegare il fenomeno e così si parla di «fusione fredda», per distinguerla da quella ad altissime temperature che viene sperimentata nelle grandi ciambelle magnetiche in alcuni laboratori mondiali della big science. Nelle loro numerose presentazioni in giro per il mondo (noi assistemmo a quelle del Cern di Ginevra e del Centro Majorana di Erice), i due chimici americani non forniscono tutti gli elementi necessari per ripetere l' esperimento e minimizzano le difficoltà di riproducibilità del fenomeno. Inoltre, Fleishmann e Pons scavalcano un loro collega, Steven Jones, che aveva lavorato alla stessa ricerca e con cui avevano concordato una contemporaneità di pubblicazioni.
Il mondo scientifico è frastornato, i media sono impazziti. La possibilità di avere a portata di mano la soluzione dei problemi energetici suggerisce attenzione, al di là del comportamento irritante di Fleischmann e Pons. Mentre centinaia di ricercatori si affannano a ripetere gli esperimenti con risultati contraddittori, alcuni scienziati del prestigioso Caltech, l'Istituto di tecnologia della California, organizzano una severa istruttoria scientifica. In appena un mese la sentenza è pronta: il fenomeno non esiste, non è spiegabile, forse è pura illusione. Per altri è addirittura frode scientifica.
CONTRADDIZIONI - Ma nel frattempo altri gruppi di ricerca di provata professionalità, in diverse parti del mondo, fra i quali un gruppo di fisici e chimici dell’Enea guidati dal professor Franco Scaramuzzi, riescono a riprodurre il fenomeno. Il mondo della ricerca si divide così fra scettici e possibilisti. Negli anni successivi, pur essendo accertato che in certe circostanze si arriva alla liberazione di inspiegabili quantità di energia dalla cella elettrolitica, non si arriva a chiarire se si tratta di reazioni chimiche o nucleari. Soprattutto, risultano illusorie le promesse di quanti annunciano la fabbricazione di prototipi sperimentali che possano fornire elettricità e calore sulla base del nuovo fenomeno.
LE NUOVE PROVE - In questi giorni, al congresso di Salt Lake City, l’ultimo atto della tormentata ricerca. Pamela Mosier-Boss, chimica del U.S. Navy' s Space and Naval Warfare Systems Center (SPAWAR) di San Diego, California, annuncia, anche a nome di altri ricercatori, di avere ottenuto per la prima volta la prova che la fusione fredda esiste e che si tratta di un processo nucleare, come proverebbero le abbondanti tracce di neutroni registrate nel corso di vari esperimenti.
Questa volta, spiega la ricercatrice, la cella elettrolitica contiene deuterio mescolato a cloruro di palladio e gli elettrodi sono fatti con fili di nikel o di oro. «Oltre ai neutroni, le cui tracce sono state evidenziate da una plastica speciale posta accanto alla cella -spiega la Mosier-Boss-, il fenomeno è accompagnato dall’eccesso di calore, dall’emissione di raggi X e dalla formazione di trizio. Tutti indizi a sostegno dell’avvenuta fusione del deuterio». Dal convegno di Salt Lake City, oltre alla speranza di un rilancio del fenomeno su più solide basi, è venuto però un avvertimento che suona come di rottura rispetto all’avventuroso passato di questa vicenda: non si parli più di fusione fredda, ora il termine giusto è l’impronunciabile LENR, acronimo di Low Energy Nuclear Reactions (reazioni nucleari a bassa energia). Basterà la nuova sigla a garantire un percorso meno accidentato a quanti ancora lavorano a queste ricerche?
fonte
martedì 24 marzo 2009
La scienza conferma la profezia maya
L’avverarsi delle dettagliate predizioni dell’antica cultura maya riguardo al periodo che va dal 1992 al 2012 del nostro calendario solleva un profondo mistero e una domanda inquietante: stiamo realmente vivendo la fine di un'era cosmica e vedremo fra sette anni l'alba di un'altra era molto diversa?
Gli scienziati non sanno cosa sta accadendo al Sole. Il 30 gennaio di quest'anno una sorprendente tempesta solare ha colpito la Terra ed ha raggiunto il suo picco massimo di radiazione solo 15 minuti dopo l'inizio di una serie di esplosioni; nella normalità ciò avviene dopo 2 ore. Secondo Richard Mewaldt, del California Istitute of Technology, è stata la piú violenta degli ultimi 50 anni. Anche la più misteriosa.
Gli scienziati credevano che queste tempeste avvenissero nella corona solare a causa dello scontro di onde associate a eiezioni di plasma. Tuttavia, questa volta sembra avere avuto origine stranamente all’interno dell'astro re, secondo quanto ha affermato il professore Robert Lin, dell'Università della California.
Gli astronomi sono rimasti perplessi. Il professore Lin -principale investigatore del satellite Reuven Ramaty High Energy Solar Spectroscopic Imager (RHESSI), ha concluso la sua dichiarazione con una frase molto significativa: “Questo significa che non sappiamo realmente come funziona il Sole”. In poche parole: l'insolito fenomeno del 30 gennaio ha polverizzato i modelli predittivi della nostra scienza.
Sorge un’altra domanda: perchè si sta verificando un'attività così intensa e anomala in questo momento? Il picco massimo di attività della nostra stella -nel suo ciclo principale di 11 anni- si è verificato nel 2000. Nel 2004 i fisici solari osservarono un'assenza totale di macchie, un fatto che preannuncia sempre l'avvicinarsi di un picco minimo di attività.
Questo picco minimo doveva avvenire tra il 2005 e 2006, circa 4 anni prima del nuovo massimo, previsto per l’anno 2010 o 2011, precisamente alla vigilia della data che gli antichi maya hanno identificato come la fine dell’era che corrisponde al “Quinto Sole” e l’inizio di un altro ciclo cosmico chiamato “Sesto Sole”.
I Maya sapevano qualcosa che la nostra scienza attuale ignora? I loro testi sacri potrebbero aiutare gli scienziati, sconcertati dallo strano e inquietante comportamento dell’astro re?
E soprattutto: per quale motivo quell’antica cultura ha prestato così tanta attenzione all’attivitá solare dei nostri giorni in tempi così antichi?
Il calendario maya termina il sabato 23 dicembre 2012, 5.125 anni dopo l’inizio dell’era del “Quinto Sole”.
Secondo le loro profezie, la causa fisica scatenante sarebbe un raggio che il Sole riceverebbe proveniente dal centro della galassia e che emanerebbe un’immensa “fiammata raggiante”, trasmettendo quella radiazione alla Terra e al resto del sistema solare.
Questo evento dovrebbe precedere l’inizio di un nuovo ciclo cosmico. Secondo il loro calcolo, stanno per completarsi 5 cicli di 5.125 anni, completando una serie di 25.625 anni, un periodo che si avvicina molto a quello della “precessione degli equinozi”, conosciuto come “Anno Platonico” o “Grande Anno Egizio” e che corrisponde a un ciclo completo formato dalle 12 ere astrologiche (25.920 anni).
Secondo i Maya, ogni ciclo di 5.125 anni la Terra è stata lo scenario dell’avventura di un’Umanità –“una razza” in questo suo concetto- e si sarebbe concluso con la propria autodistruzione, susseguita da una rigenerazione portata da un successivo ciclo o “ Sole”. All’inizio del quale avviene una sincronizzazione della “respirazione” di tutte le stelle, pianeti ed esseri.
L’11 agosto del 3.113 a.C. i Maya fissarono la nascita del “Quinto Sole” -l’era attuale- che si concluderebbe nel 2012. L’era dell’ Acqua si sarebbe conclusa con il Diluvio, la successiva con un diluvio di fuoco e la nostra, denominata “di Movimento”, si concluderebbe con violenti terremoti, eruzioni vulcaniche e uragani devastanti.
La mitologia delle culture antiche più diverse tramanda la memoria di inondazioni catastrofiche che sono avvenute circa 12.000 anni fa e misteriose piogge di fuoco, oltre 5.000 anni fa, che ricercatori come Maurice Cotterell associano a una grande cometa che avrebbe sfiorato l’atmosfera terrestre. La predizione Maya descrive anche i 20 anni che precedono il primo giorno del “Sesto Sole” piuttosto dettagliatamente. Questo ciclo minore, che loro denominavano Katum, ha già consumato due terzi della sua durata totale.
Ciò rende possibile verificare fino a che punto si sono compiute le loro profezie fino al momento attuale e, di conseguenza, valutare se le loro predizioni esatte meritano credibilità e quindi maggior considerazione.
L’ultimo Katum, che loro hanno denominato “il tempo del non tempo”, sarebbe cominciato nel 1992 del nostro calendario, in seguito ad un eclisse di sole che questa cultura aveva pronosticato l’11 luglio 1991 e che si è compiuto puntualmente. Per i Maya si tratta di un periodo di transizione, caratterizzato da profondi cambiamenti cosmici, tellurici e storici.
È curioso osservare che a settembre del 1994 si sono verificati forti perturbazioni nel magnetismo terrestre, con alterazioni importanti nell’orientamento degli uccelli migratori e dei cetacei insieme al funzionamento dell’aviazione.
Nel 1996, la sonda spaziale Soho scoprì che il Sole non presentava più dei poli magnetici bensì un unico campo omogeneo. Nel 1997 si verificarono violente tempeste magnetiche nel Sole. E nel 1998, la NASA individuò l’emissione di un potente flusso di energia proveniente dal centro della galassia che nessuno ha saputo spiegare.
Un’altra data importante delle profezie Maya è stata l’eclisse totale di Sole dell’11 agosto del 1999, che si verificò anch’essa puntualmente. Secondo il Chilam Balam –un libro sacro Maya- sette anni dopo l’inizio dell’ultimo Katum (1999), inizierebbe un’era di oscurità e le convulsioni della Terra –scosse, uragani, eruzioni vulcaniche – aumenterebbero sensibilmente.
L’ 11 settembre del 1999, solo un mese dopo questa eclisse, una misteriosa esplosione proveniente dallo spazio eclissò per ore la luminosità di alcune stelle. Le radiazioni di onde radio, raggi gamma e raggi X moltiplicarono la loro intensità di 120 volte.
Astronomi come Richard Berendzen e Bob Hjellming, dell’Osservatorio Radioastronomico del Nuovo Messico (USA), classificarono questo fenomeno come un enigma “degno di un’accurata investigazione”.
Il raggio e la fiammata raggiante
Di fronte a questi fatti sorgono alcune domande: quella misteriosa e inspiegabile radiazione del 1999 potrebbe essere il raggio proveniente dal centro della galassia che, secondo i Maya, avrebbe raggiunto il Sole prima del 2012, dando origine allo scatenarsi di fenomeni sismici? E l’altrettanto enigmatica e anomala esplosione solare del 30 gennaio del 2005”, che ha lasciato perplessi e senza risposte gli scienziati, non sembra evocare “la fiammata raggiante” che, secondo i Maya, il Sole emetterebbe dopo aver ricevuto questo “raggio”?
L’eclisse dell’11 agosto del 1999 che precedette la forte radiazione proveniente dallo spazio del 15 settembre del 2005 inauguró un periodo di cataclismi naturali.
Il giorno 7 dello stesso mese si verificò un terremoto del 5,9º (scala Richter) in Grecia, che causò 218 morti; l’8 ci furono inondazioni catastrofiche in Cina, con migliaia di morti; il 17, un terremoto del 7,4 in Turchia, con 15.000 morti; il 20, un terremoto del 7,6º a Taiwan, con 2.000 morti; il 22, una catena di terremoti meno distruttivi, tra il 2º e il 5,2º, in tutto il pianeta; il 30, un terremoto a Oaxaca (Messico), seguito da grandi incendi dovuti a esplosioni di gas, con piú di 100 morti e il 10 ottobre le piogge provocarono oltre 300 morti e 500.000 furono colpiti dal disastro in Messico.
Non si tratta di fare un elenco delle catastrofi, niente di tutto ciò, ma dimostra come alcuni fenomeni molto distruttivi sono avvenuti nei due mesi seguenti all’eclisse di agosto. Se dovessimo includere i conflitti umani esplosi in quei due mesi e altre catastrofi naturali necessiterebbe un sostanzioso volume. Inoltre bisognerebbe aggiungere altri dati riguardo l’aumento spettacolare di sismi, eruzioni vulcaniche e meteoriti violente. Se comparati questi eventi con quelli di periodi antecedenti, troviamo un incremento spettacolare in questo periodo che i Maya hanno denominato “il tempo del non tempo”.
Dopo la potente e anomala radiazione emessa dal Sole il 20 gennaio di questo anno si sono scatenate le eruzioni vulcaniche che già avevano registrato un incremento notevole dopo l’eclisse del 1999. In tutto nel 2004 sono state registrate 31 eruzioni significative.
Soltanto tra gennaio e aprile del 2005, ne sono state rilevate 21. E se aggiungiamo le informazioni sulla nuova attività dei vulcani che hanno registrato eruzioni significative dal 1999, esse sono già 43
Oltre a questa bisogna aggiungere altre conferme alle predizioni Maya.
Secondo queste profezie, a partire dell’eclisse del 1999 sarebbero aumentate le guerre e la distruzione. Il cono di ombra di questa eclisse si è proiettato precisamente sul Medio Oriente, Iraq, Iran, Afghanistan, Pakistan e India, indicando una zona sconvolta dai conflitti più sanguinosi e dalla minaccia permanente di un confronto tra Pakistan e India, entrambi provvisti da arsenale nucleare.
Con l’avvicinarsi del 2012 un’onda di calore farebbe aumentare la temperatura del pianeta dando origine a cambiamenti climatici, geologici e sociali senza precedenti, ad un ritmo incalzante. Siamo nel bel mezzo di questa dinamica. L’accelerato scioglimento dei ghiacciai di tutto il mondo e l’apparizione di zone verdi nell’Antartide è un fatto confermato scientificamente. Hanno predetto inoltre i mutamenti inattesi dell’attività del Sole che gli scienziati stanno costatando.
Le profezie Maya pronosticano la comparsa di una cometa, con un’elevata probabilità di impatto con la Terra. Curiosamente, anche nell’ Apocalisse di San Giovanni si profetizza l’arrivo di questa cometa denominata “Assenzio”, un segno della “Fine dei Tempi”.
Un’altra coincidenza che chiama l’attenzione è che l’11 agosto del 1999, non solo si è verificato l’ultima eclisse totale del millennio, ma è avvenuta anche la formazione di una configurazione astrologica molto rara: la Grande Croce Cosmica, formata dai segni del Toro, Leone, Scorpione e Acquario, per il Sole, la Luna e i tre pianeti (Año/Cero, 102).
Questa croce ci riporta all’ Apocalisse perché evoca i “quattro viventi custodi del Trono”.
Il primo è descritto “somigliante ad un leone”, il secondo “somigliante ad un toro”, il terzo “con sembianze umane” (Acquario, l’acquaiolo) e il quarto somigliante ad un’aquila (Scorpione).
Ci troviamo di fronte ad una simbologia complessa che inquadra perfettamente con le profezie Maya sull’inizio del “Sesto Sole”: una nuova era che, secondo la loro predizione, significa “la fine del tempo della paura” e un’Umanità rinnovata cosmicamente, che costruirà una civiltà superiore all’odierna.
Questa convergenza di aspettative, indipendenti l’una dell’altra, che avvallano le profezie Maya è un’altra realtà da tenere in considerazione.
È inevitabile ricordare maestri come Sri Aurobindo che, insieme alla sua compagna Madre e al suo discepolo Satprem, hanno promosso una trasformazione fisiologica, convinti che in un essere umano superiore debba avvenire “il risveglio” del corpo a livello cellulare e anche negli atomi.
Aurobindo insegnó che “la luce superiore sarebbe discesa ai livelli più inferiori della natura” e avrebbe favorito l’ascensione dell’essere umano a un livello di conoscenza più elevato di quello attuale.
Potrebbe questo cambio essere attivato o favorito da questo grande evento cosmico annunciato dalle profezie Maya? Potrebbe questo salto vibrazionale dell’ universo, trasmesso dall’ Universo al Sole e da quest’ultimo alla terra, alimentare “la grande trasformazione” che, secondo i Maya, raggiungerà il nostro pianeta definitivamente il sabato 23 dicembre del 2012?
In qualunque caso, tutte queste profezie sono molto eloquenti per quanto riguarda il suddetto salto qualitativo nell’evoluzione della coscienza.
Il cambio cosmico crea le condizioni, ma il mutamento interiore può solo essere frutto di una decisione libera e di un lavoro interiore individuale.
In questo tempo finale dell’ultimo Katum del calendario Maya il Cielo ci mette di fronte ad un bivio: autodistruzione o trasformazione. Ci troviamo per tanto in una specie di “ terra di nessuno”: una fase definitiva che non appartiene più alla vecchia era, ma che non appartiene nemmeno all’alba della nuova era che avverrà fra sette anni, quando si aprirà “la porta” cosmica di un tempo rinnovato.
Tuttavia, ci sembra evidente che i fatti corroborano le profezie Maya al punto da prenderle sul serio e studiarle senza pregiudizi alla luce delle nostre conoscenze attuali del mondo. L’evoluzione biologica e psicospirituale risponde ad una programmazione cosmica intelligente?
Questo è senza dubbio il grande mistero che ci si prospetta.
venerdì 20 marzo 2009
Le teorie di Roger Leir - Impianti alieni
Il dr. Roger Leir, conosciuto a livello internazionale per le sue estrazioni d’impianti, è tuttora sollecitato per praticare questo tipo di interventi.
Leir presenta il video del caso SC001-09-08: il paziente aveva la reminiscenza di un rapimento nel febbraio 2008. L’oggetto, situato nel secondo dito del piede sinistro emetteva una frequenza radio di 14.74850 Mhz – irraggiava anche RF nella banda ELF delle micro onde.
Roger Leir e la sua squadra l’hanno estratto sotto anestesia locale il 6 settembre 2008. L'oggetto si è scomposto in più frammenti.
Alcuni prelievi della pavimentazione di cemento intorno alla casa, del muro della camera da letto e alcuni utensili in cucina presentavano anomalie magnetiche.
Sono state rilevate su una parete delle impronte di quattro dita di un bambino; due giorni dopo l’estrazione, gli elementi estratti, che erano conservati in un barattolo sterile, hanno cambiato colore e sembra che si siano ricomposti nella forma iniziale dell’impianto.
L’impianto è stato esaminato al microscopio, ai raggi X, e con la spettrografia. L’origine meteorica è stata evidenziata con il ratio nichel/ferro. Numerosi elementi trovati sono piuttosto rari sulla Terra e mai presenti nel corpo umano (iridio, palladio,torio, uranio, rodio, ittrio, samario, rubidio, neodynium, dysposium, etc…)
Gli impianti estratti sono stati affidati a diversi laboratori come il Los Alamos National Lab., New Mexico Tech e l’Università di California a San Diego.
Il Dr Leir racconta che gli scienziati altamente qualificati che hanno analizzato questi impianti non sono riusciti a spiegare le anomalie che essi presentano nelle loro strutture biologiche e metallurgiche.
“Questi oggetti sfidano ogni spiegazione scientifica perché presentano dei ratio isotopici che non si trovano sulla Terra.
Un’altra particolarità sorprendente, la membrane che circonda questi oggetti è composta della sostanza del corpo dei pazienti. “In effetti”, aggiunge il Dr Leir, “ se la medicina riuscisse a fare la stessa cosa, non avremmo più problemi di rigetto con i trapianti”.
Roger Leir è sorpreso che non si possa osservare alcuna lesione nella struttura molecolare della pelle dei pazienti, nel punto nel quale l’impianto sarebbe dovuto penetrare.
E aggiunge: “ Questi impianti, che hanno proprietà magnetiche, potrebbero agire come sistemi di controllo, collegandosi al sistema nervoso degli individui che ne sono portatori. Secondo me questi impianti ci danno la prova che il fenomeno delle "abductions" è una realtà”
Alla fine del suo esposto, il Dr. Roger Leir si dichiara relativamente fiducioso sul fatto che la nuova amministrazione americana potesse accelerare la Divulgazione. “Ma una volta che sapremo la verità, in che cosa la nostra vita quotidiana sarà toccata?
La vita di tutti i giorni continuerà, con le sue necessità, i suoi obblighi, e non penso che la cosa faccia una grande differenza”.
Leir propone questa conclusione: “ Noi non dobbiamo preoccuparci per il divenire dell’umanità: i nostri figli e i nostri nipoti non hanno nessun problema con i concetti di manipolazione genetica, e loro considerano senza alcun problema la possibilità di un universo abitato.”
mercoledì 18 marzo 2009
Pseudomonas, il batterio che uccide
Salito alla ribalta a gennaio 2009 in quanto responsabile, assieme allo stafilococco, della morte per setticemia della modella brasiliana Mariana Bridi da Costa, lo Pseudomonas aeruginosa è uno dei tanti batteri opportunisti che ci circondano del quale, però, sappiamo ben poco.
E questo nonostante, negli Stati Uniti, sia la decima causa di morte. Basta infatti che le difese immunitarie vengano debilitate — a causa ad esempio di ferite sulla pelle, diete drastiche, o altre patologie gravi — perché questo bacillo prenda il sopravvento. E se a ciò si aggiunge un ritardo nella diagnosi e cura con cocktail di antibiotici e penicillina, l’esito può essere anche fatale. Esistono diversi tipi di Pseudomonas, ma P. aeruginosa è la specie più comune nell’uomo. È un batterio in grado di muoversi autonomamente, di sopravvivere sul suolo e nell’acqua a temperature comprese tra quattro e 42 gradi centigradi. Può essere anche molto virulento e resistente a cure e antibiotici se sottovalutato o non diagnosticato per tempo.
Le infezioni da Pseudomonas aeruginosa possono presentarsi in varie sedi anatomiche (cute, tessuti sottocutaenei, ossa, orecchie, occhi, tratto urinario, valvole cardiache) a seconda della porta d’ingresso e della vulnerabilità di ognuno. Tuttavia in soggetti sani con un sistema immunitario forte non è pericoloso, tanto che costituisce comunque il sei per cento della flora batterica di ogni persona. A volte, però, partendo dall’apparato urinario può provocare infezioni estese, che arrivano a causare la morte dei tessuti. Per vivere infatti utilizza materiale organico come fonte di carbonio.
Nei pazienti ospedalizzati rappresenta invece il 38 per cento della flora batterica e il 78 per cento in quelli immunocompromessi. Nei nosocomi la sua presenza è facilitata da serbatoi quali disinfettanti, apparecchi respiratori e di emodialisi, recipienti per le urine, lavandini e bagni. Inoltre il microrganismo è costantemente reintrodotto nell’ambiente con frutta, verdura, piante e tramite il contatto tra pazienti e con il personale sanitario.
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martedì 17 marzo 2009
Quando la scienza non ha un senso
Nel suo lavoro "13 cose che non hanno senso" il giornalista Michael Brooks analizza fenomeni che sfuggono alle leggi e alle teorie, eventi senza spiegazioni, interrogativi senza risposta. E anche voi potete dire la vostra.
SE VOLETE sapere da dove inizierà la prossima rivoluzione scientifica - suggeriva negli Anni '60 il filosofo Thomas Kuhn - badate alle anomalie: fenomeni che sfuggono alle leggi e alle teorie, eventi senza spiegazioni, interrogativi senza risposta. Nel libro "13 cose che non hanno senso" (13 things that don't make sense, ed. Profile Books), basato in parte su un suo articolo precedentemente apparso sul New Scientist, a indagare è il giornalista Michael Brooks. "Nella scienza - scrive - un'impasse può essere segno che stai per fare un gran passo avanti. Le cose che non hanno senso, in un certo senso, sono le sole che importino".
Ecco le 13 anomalie della scienza moderna a suo parere più intriganti.
1. La materia oscura: Di cos'è fatto il 90% dell' universo?
Se le galassie fossero composte solo dalla materia visibile, si frammenterebbero, perché la gravità generata non sarebbe sufficiente a tenerle insieme. Dato che ciò non succede, nell' universo deve esserci molta più materia a fare da collante gravitazionale. Questa "materia oscura" ammonta al 90% della massa dell' universo, ma nessuno riesce a individuarla.
2. L'anomalia delle sonde Pioneer: Dobbiamo rivedere la legge di gravitazione universale?
Negli Anni 70 la Nasa ha lanciato due sonde verso i confini del sistema solare: Pioneer 10 e Pioneer 11. Qualcosa ha accelerato la loro traiettoria deviandola di circa 13mila chilometri l'anno. Dobbiamo rivedere la legge di gravitazione universale di Newton in base alla quale era stata calcolata la loro rotta o credere che a deviarla sia stata una forza misteriosa?
3. La costante alpha: Quanto sono immutabili le leggi della fisica?
Le costanti fisiche sono grandezze di valore numerico indipendente nel tempo. Compaiono nelle formule delle leggi fisiche che descrivono le forze della natura. Nel 1997, analizzando la luce proveniente dai quasar, John Webb scoprì che la costante di struttura fine, o alpha, potrebbe avere avuto un valore diverso da quello odierno quando nel suo viaggio di 12 miliardi di anni la luce dei quasar attraversò nubi interstellari. Ma come può mutare nel tempo una costante fisica?
4. La fusione fredda: Si può generare energia in eccesso a temperatura ambiente?
Nel 1989 Martin Fleischmann e Stanley Pons annunciarono di avere indotto una fusione fredda attraverso un procedimento elettrolitico. Furono quasi subito tacciati di frode e incompetenza. Eppure da allora in tutto il mondo si effettuano esperimenti per indagare se davvero reazioni nucleari possano generare più energia di quanta ne consumino - come avviene all'interno delle stelle - a temperatura ambiente.
5. La vita: Siamo solo la somma di agenti chimici?
Cosa fa sì che un albero diventi un pezzo di legno inerte? Cosa ci rende vivi? Gli scienziati hanno rinunciato a definire cosa sia la "vita", dice Brooks, ma tentano ancora di capirla e persino di crearla: nei laboratori di Los Alamos, ad esempio, Steen Rasmussen sta cercando di creare organismi viventi a partire da un insieme di molecole inanimate.
6. Il metano di Viking: C'è o no vita su Marte?
20 luglio 1976: la sonda Viking raccoglie alcuni campioni di terreno su Marte e li combina con sostanze nutrienti radioattive. Se da questa miscela verrà rilasciato metano, concordano gli scienziati, vorrà dire che qualcosa sta metabolizzando le sostanze emettendo gas. Il risultato dell'esperimento è positivo, ma a dispetto dell'evidenza la Nasa nega che ci sia vita su Marte. Qualcosa sprigionò metano su Marte: era vita o no?
7. Il segnale Wow!: Gli alieni si sono messi in contatto con noi?
Il 15 agosto 1977 Jerry Ehman scrisse "Wow!" accanto a una sequenza dei tabulati del Big Ear: il radiotelescopio dell'Ohio State University aveva intercettato un segnale radio nella direzione della costellazione del Sagittario dalle caratteristiche tipiche di un segnale proveniente dallo spazio profondo. Trentadue anni dopo la sua origine resta un mistero: fu causato da un evento astronomico o trasmesso da una civiltà aliena?
8. Il mimivirus: Dobbiamo modificare il concetto di forma di vita?
In un freezer a Marsiglia è conservato il virus dalle dimensioni più grandi e dal genoma più complesso finora noto. Le caratteristiche di questo virus gigante, battezzato mimivirus, hanno portato gli scienziati a chiedersi se considerarlo una forma di vita distinta e se dobbiamo perciò riscrivere la storia della vita sulla Terra.
9. La morte: Perché ci autodistruggiamo?
La morte naturale è in contrasto con la teoria dell'evoluzione. C'è chi sostiene che sia necessaria, ad esempio a evitare il sovraffollamento del pianeta, eppure vi sono vertebrati come le tartarughe di Blanding che muoiono solo a causa di ferite o malattie e non di morte cellulare. Perché invece noi ci autodistruggiamo?
10. Il sesso: Perché ci riproduciamo facendo sesso?
Secondo Brooks, ci sono modi più efficaci di riprodursi che fare sesso. La riproduzione asessuale - il processo attraverso cui un organismo genera una copia di se stesso - sarebbe il modo più efficiente di trasmettere il proprio patrimonio genetico alla generazione successiva. Perché l'evoluzione non ha portato al suo sopravvento? Per Charles Darwin la ragione era "nascosta nel buio". Due secoli dopo non l'abbiamo ancora trovata.
11. Il libero arbitrio: Le nostre decisioni sono davvero nostre?
La nostra civiltà, la nostra moralità e le nostre leggi sono costruite sull'idea di libero arbitro, ma secondo autorevoli neuroscienziati - tra cui Steven Pinker - altro non sarebbe che un'illusione, "una costruzione fittizia", perché la nostra mente opererebbe come un organo computazionale. Nessuno dovrebbe quindi essere considerato responsabile delle proprie azioni?
12. L'effetto placebo: È o no un inganno?
Se un dottore vi dicesse che una pillola vi farà stare meglio, voi stareste meglio anche se si trattasse solo di zucchero. Alcune ricerche hanno dimostrato che l'effetto placebo funzionerebbe anche se foste consapevoli dell'inganno, mentre i farmaci non avrebbero effetti terapeutici finché non sapeste di assumerle. L'effetto placebo si basa su un inganno o su un meccanismo chimico che possiamo manipolare?
13. L'omeopatia: Un'assurdità o no?
Gli omeopati sostengono che si possa diluire una sostanza terapeutica sino al punto che non ne rimangano più molecole originali, senza che tuttavia ne diminuiscano le proprietà benefiche ma semmai eliminandone i fastidiosi effetti collatorali. Il principio non ha basi scientifiche né è stata verificata la sua efficacia, ma vi sono probabilità - seppure scarse - che funzioni. Cosa ci sfugge?
fonte: altrogiornale
venerdì 13 marzo 2009
Arriva il traffico "rinnovabile" energia dal passaggio delle auto
Progetto dell'israeliana Innowattech: 100Kw prodotti da 1Km di autostrada.
ROMA
Trasformare il traffico in energia. Un progetto messo a punto dall’azienda israeliana, Innowattech, che sta per lanciare la prima produzione di energia dal traffico su un tratto di 30 metri dell’autostrada fuori Tel Aviv. La società israeliana intende infatti installare generatori piezoelettrici sotto il manto stradale sui quali sarà esercitata una pressione dai veicoli di passaggio.
Alcuni materiali sono infatti in grado di generare corrente elettrica da una differenza di potenziale quando sono soggetti ad una deformazione meccanica.
Tale processo è già noto da anni, utilizzato per dispositivi elettrici di piccole dimensioni o nei pavimenti delle discoteche che si illuminano con la pressione esercitata da chi balla.
Se l’esperimento dovesse dare risultati apprezzabili, si potrebbe immaginare un circolo virtuoso del movimento di auto, ferroviario o semplicemente dei pedoni: sarebbe possibile generare quantità importanti di elettricità a costo zero.
Secondo la Innowattech, con un solo chilometro di corsia di autostrada si potrebbe generare fino a 100 kW di potenza in grado di produrre elettricità sufficiente per circa 40 case.
fonte
martedì 3 marzo 2009
Sfiorati dall'asteroide!
Passaggio ravvicinato alla Terra di un corpo celeste di 40 metri di diametro
ROMA - E’ solo un macigno cosmico di una quarantina di metri di diametro, un mini-asteroide, ma nei giorni scorsi ha tenuto col fiato sospeso gli addetti alle varie reti di monitoraggio dei corpi minori del sistema solare, impegnati a calcolare orbite e a valutare i potenziali pericoli di questi oggetti. Alla fine si è raggiunta la certezza che 2009 DD45 -questa la sua sigla- avrebbe sfiorato la Terra lunedì 2 marzo alle ore 13,44 di tempo universale (14,44 ora europea), passandoci ad appena 72 mila chilometri, circa il doppio della distanza in cui vengono posti i satelliti geostazionari, per fortuna senza alcun rischio di caderci addosso.
MILLE ATOMICHE - Solo un brivido, al pensiero di essere sfiorati da un corpo celeste che, per dimensioni, è paragonabile a quello che si è abbatté il 30 giugno 1908 nella regione di Tunguska, in Siberia, scatenando un’esplosione equivalente a mille bombe atomiche come quella di Hiroshima e distruggendo oltre duemila chilometri quadrati di foresta. Insomma, piccolo sì, ma potenzialmente distruttivo.
TRAIETTORIA - Più i telescopi e gli strumenti di monitoraggio dei fenomeni celesti diventano sensibili e perfezionati, più cresce la consapevolezza che la Terra è un facile bersaglio per questo tipo di corpi, molti dei quali, in passato, devono essere caduti in mare o in zone disabitate, senza che fosse lanciato alcun tipo di allarme. Ora, grazie anche ai nuovi sensori automatici digitali, molti piccolissimi asteroidi che transitano sullo sfondo del cielo stellato, vengono immediatamente segnalati e, dopo una serie di osservazioni, è possibile calcolarne le traiettorie, con una precisione tale da stabilire la loro innocuità ovvero le probabilità di impatto con la Terra. Secondo le ultime valutazioni, il punto di maggiore avvicinamento dell’asteroide al nostro pianeta si trova sul Pacifico, poco a Ovest rispetto all’isola di Tahiti. L’asteroide 2009 DD45 è stato fotografato il 27 febbraio scorso come una debolissima stellina di 19 grandezza, mentre transitava fra le stelle. Ora, in coincidenza col suo massimo avvicinamento, la sua grandezza stellare è salita fino a 13, diventando accessibile anche ai piccoli telescopi. Così, dall’Australia fino alla Polinesia, cioè nei luoghi più favorevoli all’avvistamento del passaggio radente, è tutto un rimbalzare di messaggi via Internet fra gli appassionati di astronomia per osservare l’evento. Quanto agli altri recenti passaggi ravvicinati di asteroidi, per quanto se ne sappia, il record è detenuto da un altro frammento, chiamato 2004 FU162, che il 31 marzo del 2004 è passato ad appena 6.500 km dalla Terra: un vero miracolo che non ci sia finito addosso.
fonte:corriere della sera