Un tempo per parte e un pareggio sostanzialmente giusto tra Reggina e Napoli, ma che a livello di classifica risolve poco a entrambe le squadre.
Lo accetta di buon grado Roberto Donadoni, che all'esordio sulla panchina partenopea (con al fianco il presidente De Laurentiis) arresta l'emorragia di sconfitte in trasferta (otto consecutive) e porta a casa un punto in rimonta. Erano stati infatti i calabresi, ancora ultimi, a portarsi avanti con Corradi al 27'; nella ripresa un Napoli piu' ordinato e grintoso ha trovato il meritato 1-1 con Lavezzi. Ci provano subito Hamsik e Zalayeta, Puggioni pero' e' pronto. Sul fronte opposto Navarro si oppone a Valdez, vede scivolare in calcio d'angolo un tiro di Cozza deviato da Contini ma al 27' non puo' nulla sulla combinazione Cozza-Corradi (in sospetto fuorigioco) che da' il primo dispiacere a Donadoni. E' il decimo gol dell'attaccante toscano. Il Napoli non si abbatte e puo' recriminare per un fallo di mano in area di Valdez su tocco di Cannavaro. Dal possibile 1-1 al rischio 0-2: Barilla' spaventa Navarro con un bel sinistro da fuoriarea. Si ricomincia senza cambi e con De Laurentiis piuttosto scuro in volto. E si ricomincia con il Napoli che protesta perche' Corradi, gia' ammonito, entra col piede a martello su Cannavaro. Trefoloni (insufficiente la sua direzione) sorvola.
All'8' buona azione corale del Napoli che pero' Zalayeta, da posizione difficile, non riesce a concretizzare. Risponde Cozza da calcio d'angolo (12'). Gran sinistro al volo di Lavezzi, fuori di poco. E' il prologo al pari, che arriva al 19': Cirillo sbaglia l'intervento favorendo Zalayeta, bravo Puggioni in uscita sull'uruguaiano ma il rimpallo finisce tra i piedi di Lavezzi che realizza a porta vuota il settimo gol stagionale.
A voi la videosintesi:
Una poesia:
Sta assettato in panchina, ‘o presidente:
è venuto c’a squadra fino a Reggio.
L’a ditto chiaro: almeno nu pareggio.
Marino pare Buddha, ma ch’e lente.
Dint’a città d’e bronzi di Riace
oggi debutta il nuovo allenatore:
Napoli, jamma belle, anema e core,
falle vedè ‘e che cosa sì capace!
Ma pe mezora, quann’o buò sapè,
‘o Napule è nu muorto ca cammina.
E già: chi nunn’è buono per il Re-
ja, nunn’è buono manco p’a Reggina!
So’ muolle e musce, sti centrocampiste,
e nun s’o vonno togliere, stu vizio.
Fanno l’errore c‘ammo sempe viste:
più che lo spazio, attaccano l’ospizio.
E’ nu Napule fermo, timoroso,
chien ‘e paura de fernì all’inferno.
Corradi segna, po’ se va al riposo.
Nu quarto d’ora: o nu riposo eterno?
Ma grazi’o cielo, quanno torna in campo
‘ a squadra ll’ave, doje o tre occasioni,
fin’a che dint’all’area guizza ‘o Lampo:
è Lavezzi, che anticipa a Puggioni.
Il Napoli a stu punto è chiù convinto,
ed il futuro pare già diverso.
Manco stavota, è overo, abbiamo vinto,
ma per lo meno, nunn’avimmo perso!
Guardatevi intorno.
Osservate le persone nella vostra vita.Guardate i cambiamenti in voi stessi.
Il mondo non è forse un po’ cambiato rispetto a com’era giusto pochi anni, pochi mesi, o addirittura poche settimane fa? Tutto sembra andare così velocemente che è difficile stare al passo. Qualcosa sta sicuramente accadendo nel mondo, qualcosa di misterioso ed inspiegabile. Potreste anche esserne spaventati a morte. Vedete disastri atmosferici, devastazioni ecologiche, la violenza nella società, il ridicolo nei mass-media.
Siete anche consapevoli che c’è più di uno sparuto numero di convincenti profeti che hanno profetizzato un certa apocalisse per questo periodo, e continuano a farlo.
E quando le grandi catastrofi non arrivano in un determinato momento, allora le spostano semplicemente un po’ più avanti. E più previsioni richiedete loro, più disperati vi sentite, dato che non c’è nessuna pentola d’oro alla fine del loro “arcobaleno”.
Così, per conservare un po’ di sanità mentale, ignorate e screditate spontaneamente quello che vi viene detto, continuando a pianificare il futuro come se niente stesse per accadere. È veramente l’unico modo per andare avanti nella vita quotidiana?
David Wilcock
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